top of page

IL MATTINO

IL MATTINO

Marican investe 500 milioni
Tremila nuovi posti di lavoro

Marican investe 500 milioni. Tremila nuovi posti lavoro

Cinquecento milioni di investimenti tra il 2021 e il 2024, e la previsione di 3 mila nuovi posti di lavoro tra le province di Caserta e Napoli. Marican Spa è una holding del gruppo Canciello con sede nella zona industriale di Teverola che potrebbe portare nuova linfa all’economia di Terra di Lavoro nel breve e nel lungo termine. Il suo piano triennale comprende tutti fondi privati e nessuna forma di finanziamento o intervento pubblico, come hanno sottolineato più volte i fratelli Michele, Ferdinando e Carlo Canciello alla guida del gruppo attivo nei settori immobiliare, delle costruzioni, dell’agricoltura, delle energie rinnovabili e dell’agroalimentare.

PIANO INDUSTRIALE
Sono riusciti ad attirare anche danaro al di fuori del territorio italiano, spingendosi oltreoceano e mirando a generare un processo che possa sostenersi e foraggiarsi una crescita continua. «Nel prossimo triennio – dicono i fratelli Canciello – supportati anche da un importante fondo di investitori americani che hanno creduto fortemente nel nostro progetto di sviluppo, realizzeremo ulteriori investimenti, con l’obiettivo principale di rafforzare il sistema logistico della regione Campania, attraendo grandi aziende sul territorio e alimentando un circuito virtuoso investimenti-nuova occupazione». Ricordando gli oltre 300 mila metri quadri di edifici industriali realizzati, con attenzione al design e alla sostenibilità ambientale, il gruppo conferma che il modus operandi sarà alla base del piano industriale fin dalle prime fasi. «Negli ultimi anni abbiamo profuso grandi sforzi per configurarci come modello virtuoso di riqualificazione e sviluppo del territorio. Inoltre, riteniamo doveroso e opportuno ricordare che il nostro know how ha indotto, negli ultimi anni, ad investire tra le province di Caserta e Napoli veri e propri colossi dell’economia globale come Amazon, Ferrero, Magneti Marelli, Fedex, Candy, Hisense, Eurospin, Fercam, A.ba.co, Lidl, Caterpillar».

GLI OBIETTIVI
Al centro dell’attenzione di Marican c’è il tema delle piattaforme territoriali intermodali, con un cambio dello sguardo del continente da dirottare sempre di più verso il territorio. «Esistono tutte le premesse affinché il baricentro logistico dell’Unione Europea si possa trasferire verso sud rispetto all’assetto attuale. Sarebbe possibile grazie a una struttura di investimenti in infrastrutture caratterizzata dalla progressiva diffusione nell’Europa meridionale di poli logistici, da mettere al servizio di aree di produzione che presentino forti potenzialità di sviluppo nel medio-lungo termine. In questa ottica assume un carattere centrale il ruolo della Campania, perché è da qui che può passare il futuro dell’economia italiana, ma anche europea». Per farlo, c’è bisogno di un lavoro e obiettivi comuni per rafforzare le dinamiche. «Imprese e istituzioni dovranno essere capaci di sviluppare un’economia sempre più competitiva, aperta e integrata con i mercati internazionali, guardando con un occhio al Mediterraneo ed un occhio al Nord Europa».

LA SFIDA
Secondo i Canciello, la zona industriale casertana, così come la Campania e il Mezzogiorno, hanno bisogno di investimenti cospicui emirati che potrebbero arrivare grazie al Recovery Plan tanto atteso e sul quale l’economia italiana fa grande affidamento. Occorre inoltre ripensare alle infrastrutture in un modo diverso, non solo in termini di presenza ma pure di interconnessione. «La sfida da vincere entro i prossimi cinque anni sarà proprio questa: sviluppare e potenziare un sistema logistico integrato in un’ottica di interconnessione delle varie infrastrutture, fino a raggiungere la perfetta intermodalità: aria, ferro, gomma, acqua. Oggi, non è più sufficiente disporre di varie e necessarie infrastrutture. Questa è semplicemente la premessa. Quello che è indispensabile è la cosiddetta “messa in rete” delle infrastrutture. Se non c’è la rete, non possono funzionare a regime le infrastrutture. Si tratta di uno scenario di estrema rilevanza, che può far preferire agli investitori un territorio rispetto ad un altro, in un contesto economico nel quale altri vantaggi si fatica davvero a trovarne».

12 Aprile 2021

bottom of page