CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
La leva della logistica.
La leva della logistica di Emanuele Imperiali
La Campania per la sua posizione geografica nell’ambito del Sud è una naturale piattaforma logistica. In questa chiave può sfruttare intelligentemente i
due grandi interporti di Napoli e Caserta, i porti del capoluogo e di Salerno e quelle minori lungo la costa, le Autostrade del Mare che si dispiegano dalla città partenopea verso l’intera Italia ma anche la Spagna, la Francia meridionale e il Nord Africa. Lo scalo partenopeo è la prima, vera grande industria della metropoli. Dà lavoro, ricchezza, sviluppo, affianca agli scali commerciali e turistici gli stabilimenti navali, è crocevia crocieristico mondiale, è il punto di arrivo di imponenti flussi turistici italiani e stranieri. Ha problemi di spazio, di degrado, potrebbe crescere di più e meglio. Ma il traffico container è un pezzo significativo dell’economia napoletana, e l’interporto di Nola alle spalle agisce da scambiatore con il water front. Mentre alle spalle del porto si sviluppano ditte di logistica sul territorio come Temi. Quello di Salerno è un vero e proprio gioiellino, non a caso il più grande armatore non solo italiano ma anche tra i primi al mondo, la Grimaldi, lo ha scelto,nonostante abbia il suo quartier generale nel capoluogo.
Ma anche la provincia casertana è tutta un fiorire di investimenti in logistica, c’è un’intrinseca forza attrattiva in questi veri e propri hub, dove si sono ubicate imprese straniere del tenore di Amazon, Ferrero, Magneti Marelli nell’area Marican, al territorio limitrofo dove è atterrata un’iniziativa del calibro dell’outlet di McArturGlen, all’Interporto Sud Europa, il settimo in Italia, dove sono presenti una trentina di aziende di vario tipo che ne fanno un vero e nuovo punto di forza. La logistica campana incide per poco meno del 10% su quella italiana, sette aziende su dieci sono impegnate nel trasporto delle merci su strada, ma c’è un 30% che lavora tra il magazzinaggio e l’attività di supporto, compresi i servizi postali o di corriere. Il contesto logistico regionale è caratterizzato da realtà imprenditoriali mediamente «giovani», oltre il 70% è stata fondata dopo il 2001, con un fatturato in costante crescita che in qualche caso si attesta nella fascia superiore a svariati milioni di euro. Lo sviluppo del settore è stato recentemente amplificato dal fatto che nel Recovery Plan ci sono risorse significative per logistica e porti, che possono diventare anche grandi opportunità di occupazione, non solo manuale ma intellettuale,formando adeguatamente i giovani verso nuove professionalità del futuro. Una scommessa interessante e promettente, tutta da giocare.
6 Settembre 2021